Salvador de Bahia, La storia, il fascino, le feste
Domenica 22/06/2014 - La metropoli brasiliana capitale dello stato di Bahia è un centro turistico basato sul divertimento
Il primo europeo ad approdare nella profonda baia di Todos os Santos fu Amerigo Vespucci, presumibilmente il giorno di Ognissanti, festività a cui secondo l'uso dell'epoca venne dedicata la scoperta.
Questa nuova terra era comunque già abitata ben prima dell'arrivo dei colonizzatori, com'è attestato dalla presenza di numerosi toponomi di origine indiana.
Fino al momento della sua fondazione, il dominio su questa meravigliosa insenatura costeggiata da isole fu duramente conteso tra i colonizzatori francesi e i portoghesi che per affrontare le loro battaglie assoldavano le popolazioni locali, i Paraguacu e i Tupinambas.
Fondata ufficialmente nel 1549 da Tomè de Souza, per mandato diretto di Re Giovanni III di Portogallo, era destinata a diventare la sede del governo centrale del Brasile e divenne ben presto la città più importante di tutta la colonia attirando nelle sue terre una grande quantità di ricchi rappresentanti della nobiltà portoghese.
Ovviamente lo sviluppo del territorio richiedeva anche un enorme prestazione di mano d'opera, ma siccome i nativi si rifiutarono di sottomettersi e per questo furono dispersi si ricorse alla deportazione massiccia di schiavi provenienti dall'africa.
Ancora oggi a Salvador de Bahia diversi luoghi pubblici ricordano questo commercio di uomini a cui si è posto fine definitivamente solamente nel 19esimo secolo.
Salvador de Bahia quindi per un lungo periodo fu il centro che controllava l'area agricola più popolata di tutta la colonia e da cui provenivano le spezie e la canna da zucchero; una tale importanza economica rese necessaria la costruzione di svariate fortezze visibili ancora oggi come Gamboa, Monte Serrat, Sao Marcelo, che costeggiano la baia e che fungevano da efficace sistema difensivo.
Il centro amministrativo e religioso della città fu costruito in cima alla 'Cidade Alta', un ripido rilievo alto 70 metri circa che si protende sul mare, dove si trovano oggi gli storici e pittoreschi quartieri di Pelourinho e Maciel.
In queste strade vivaci i turisti si confondono con la popolazione locale e passeggiano tra una moltitudine di chiede barocche, conventi e palazzi circondati dalle numerosissime piccole attività degli abitanti.
L'abolizione della schiavitù mutò profondamente l'aspetto sociale della città, ebbero inizio le prime produzioni industriali e furono introdotte nuove coltivazioni come il cacao.
Ai piedi del promontorio nella 'Ciudade Baixa', la citta bassa, fecero la loro comparsa numerose ed importanti attività commerciali mentre verso l'entroterra nacque la zona industriale per la lavorazione dei tessili e del cacao che ancora oggi conformano una fisionomia particolare a questa zona.
La città moderna, oggi abitata dalla ricca borghesia, si espande per circa 40 chilometri lungo le spiagge che costeggiano il mare aperto.
Al contrario di molte altre città brasiliane, a Salvador de Bahia la storia ha lasciato la sua impronta in ogni via del centro, sull'altare dorato della chiesa di Sao Francisco, nel convento del Carmine che oggi è un rinomato albergo e sulla collina del Bomfim, dove oggi si possono ammirare un celebre santuario e una statua della Madonna dedicata a tutti coloro che soffrono.
Oggi Salvador de Bahia è una metropoli abitata da oltre 2 milioni e mezzo di persone, il cui porto posto nella città bassa è considerato all'avanguardia e fornisce supporto ad un intenso traffico marittimo.
Nei suoi sobborghi sono concentrate le più importanti e tecnologiche industrie del Nordeste brasiliano.
Attualmente anche Salvador de Bahia è colpita da tutti i problemi delle grandi città brasiliane come l'inquinamento e la sovrappopolazione ma non ha certo dimenticato i solidi legami con la tradizione.
Le grandi e ricche famiglie locali detengono ancora il potere politico ed economico di quest'area mentre il popolo continua a coltivare le tradizioni e i riti afrobrasiliani con cerimonie collettive: il grande Carnevale di Salvador de Bahia ha conservato negli anni un carattere più autentico rispetto a quello più celebre di Rio de Janeiro.
Il ritmo di vita in questa città è fortemente scandito dalle feste e dalle cerimonie religiose, a tal punto che spesso anche gli abitanti dimenticano di trovarsi in uno dei più importanti centri industriale di tutto il Sudamerica.
La massiccia presenza di popolazione di colore, circa il 70% degli abitanti è nera, contribuisce alla creazione di un particolare clima culturale e sociale e una profonda armonia multietnica che da queste parti chiamano 'bahianidade', un originale modo di essere che caratterizza i cittadini di Salvador de Bahia dagli altri brasiliani.
E proprio questo incontro di culture e tradizioni diverse hanno stimolato una notevole creatività culturale che trova l'espressione più importante nella musica, vera passione di questa città che ha dato i natali ai più celebri musicisti brasiliani.
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