La Letteratura contemporanea del Brasile
Venerdì 21/11/2014 - La tendenza regionalista spicca nei romanzi della letteraura brasiliana contemporanea
A partire dagli anni Trenta cominciò a svilupparsi nella letteratura brasiliana una tendenza regionalista di cui fu interprete il sociologo-letterato Gilberto Freyre che, in 'Schiavi e padroni', fornì una perfetta analisi storico-sociale della macroregione del Nordeste.
Questa corrente ebbe i suoi risultati più prolifici nel cosiddetto 'ciclo dello zucchero' di José Americo de Almeida, cui seguì il 'ciclo della siccità', ispirato ai problemi del sertao, a opera di José Lins do Rego e di Graciliano Ramos.
Di quest'ultimo è il romanzo 'Vite secche', toccante affresco della vita dei retirantes, i contadini che scappavano dalle aride terre del Nordeste.
È però soprattutto con il rinomato 'ciclo del cacao' di Jorge Amado che la tendenza regionalista della letteratura brasiliana si affermò anche al di fuori del territorio nazionale.
'Se i miei racconti hanno un qualche merito, quello sta proprio nell'aver fatto conoscere il viso di questo Paese, i suoi abitanti, la loro realtà meticcia e magica insieme, unica.'.
Ed è un merito che lo scrittore nato a Salvador de Bahia nel 1912, si attribuisce a con pieno merito.
I romanzi di Jorge Amado infatti sono stati tradotti in oltre quaranta lingue e contengono l'anima del popolo brasiliano, la sua storia, le usanze, le passioni e l'allegria.
L'area meridionale ha invece trovato il suo cantore in Érico Verissimo, nativo del Rio Grande do Sul, che racconta dei gauchos della loro terra, della loro mentalità e dei radicali cambiamenti portati dalle ondate migratorie europee e dall'introduzione delle moderne tecnologie.
Alla seconda generazione di romanzieri contemporanei appartengono la talentuosa e originale Clarice Lispector e Joao Guimaraes Rosa, nelle cui opere, molte delle quali sono ambientate nel Minas Gerais, viene impiegato un linguaggio fortemente innovativo.
Se nella prima metà del secolo si era affermata la rappresentazione realistica degli ambienti regionali brasiliani, in molti degli autori del secondo dopoguerra si opta per il concretismo in poesia, privilegiando l'associazione formale delle parole e la disposizione geometrica del testo, seguendo una tecnica più lineare.
I maggiori esponenti di questa corrente lirica sono Decio Pignatari e i fratelli Campos.
Trascurato dai modernisti, il teatro è stato riportato in auge da Nelson Rodrigues; mentre la novellistica, così come i racconti brevi e la 'crônica', sono stati praticati con successo da molti autori, tra cui Bandeira, Drummond e Queiros, anche se in questo genere spicca soprattutto lo scrittore Reuben Braga.
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