Religioni in Brasile: il Protestantesimo
Mercoledì 24/09/2014 - Il tentativo europeo di instaurare il protestantesimo nei territori coloniali del Brasile, e il successo recente statunitense
I primi tre tedeschi aderenti al credo luterano giunsero in Brasile verso la metà del sedicesimo secolo.
Nel 1553, uno di loro, Hans Staden, pubblicò in Germania un libro in cui veniva descritta una terra di selvaggi, la tribù indiana Topinambás, nelle cui mani era rimasto prigioniero per parecchi mesi.
Nel 1555, poi, una spedizione francese al comando di Nicholas Durand de Villegaignon, giunse in terra brasiliana con l'intenzione di fondare la colonia della ?Francia antartica?, dove si pensava potessero trovare rifugio gli ugonotti francesi vittime di persecuzioni religiose.
Con il sostegno di Calvino, la Chiesa di Ginevra inviò altre 300 persone che, il 10 marzo 1557, parteciparono al primo servizio protestante in Brasile, celebrato dal pastore Pierre Richier.
Erano trascorsi appena dieci anni, tuttavia, quando la guarnigione francese fu costretta ad arrendersi e ad abbandonare il Paese, seguita nell'esodo da calvinisti e ugonotti.
Anche l'occupazione portoghese del Pernambuco, avvenuta nel 1630, fu accompagnata dal tentativo da parte della Chiesa Riformata Olandese di diffondere il Protestantesimo, cercando nuovi adepti fra i portoghesi, gli schiavi africani e le tribù indie.
La sconfitta militare e la ritirata delle forze olandesi del 1654 troncarono ogni attività di evangelizzazione.
La prima chiesa luterana fu costruita a Rio de Janeiro nel 1819, ottenuto il permesso ufficiale, nel 1808, di praticare questo credo: per la prima volta si concedeva la libertà di culto, che poi, nel 1808 e 1810, venne concessa anche ai tecnici inglesi di fede anglicana.
Nonostante la strenua opposizione della Chiesa Cattolica, il Protestantesimo riuscì ad affermarsi in virtù delle vedute liberali dell'imperatore Pedro II (1840-1889), convinto che il futuro del Brasile dipendesse da una colonizzazione europea allargata che riproducesse il modello di quella degli Stati Uniti.
Con i coloni europei giunsero i missionari protestanti, soprattutto, ma non unicamente, di nazionalità inglese e tedesca, che presto cominciarono a inoltrarsi nei territori interni.
L'arrivo di missionari protestanti dagli Stati Uniti portò a un deciso incremento delle attività evangeliche sui territori brasiliani con la costruzione di chiese, l'istituzione di scuole religiose, la promozione di attività sociali.
Al contrario, il Protestantesimo di origine europea non raggiunse un grado di diffusione, e quindi di influenza, apprezzabile, in quanto quei gruppi, soprattutto i coloni tedeschi, rimasero isolati e le funzioni erano recitate in tedesco.
Tuttavia le religioni protestanti attirarono le classi medie borghesi di formazione liberale.
I luterani ebbero il ruolo principale nell'introduzione del Protestantesimo in Brasile.
Il primo gruppo cominciò a lavorare nel 1824 a Nova Friburgo, nello stato di Rio de Janeiro.
Nel 1900, quando fu ufficialmente fondata la chiesa Luterana Evangelica del Brasile di origine nordamericana, secondo dati ufficiali era luterana la maggioranza dei 143.743 protestanti del Paese, ossia l'uno per cento della popolazione brasiliana.
Nel diciannovesimo secolo chiese locali erano state fondate da congrezionalisti, presbiteriani, metodisti, battisti e anglicani.
Tuttavia, la vera esplosione venne fatta registrare dalla Chiesa Pentecostale, i cui missionari arrivarono in Brasile soltanto nel 1910: vent anni dopo i suoi fedeli rappresentavano il 10 per cento delle forze protestanti locali, nel 1958 superavano il 50 per cento e secondo recenti stime ufficiali, 3.863.503 dei 4.022.343 protestanti sono pentacostali.
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